R. Bernardini - Origini e forme della musica popolare brasiliana
- Nino Dejosso
- 26 nov 2015
- Tempo di lettura: 2 min

L'11 novembre, alla presenza di un folto e interessato pubblico, nel CSC della Societá Umanitaria presso la Grande Miniera di Serbariu, si é svolto il seminario di Roberto Bernardini, che ha trattato magistralmente, ma con un linguaggio semplice e chiaro, il tema "Origini e forme della musica popolare brasiliana", seguendone, sinteticamente, ma puntualmente l'evoluzione storica fino ai giorni nostri, a partire dallo choro, che rappresenta la struttura portante della musica tradizionale del Brasile e deriva dalla fusione tra le danze da salotto dell’Ottocento europeo (polka, valzer, schottisch), la musica classica del Vecchio Continente e i ritmi africani portati in Brasile dagli schiavi. Il tutto miscelato con una dose di malinconico fado portoghese. Sorto a Rio de Janeiro nella seconda metà dell’800, può vantare di essere il padre del più noto samba, nonché il nonno dell’elegantissima bossa nova. Nella formazione tradizionale di questo genere, la voce melodica principale è affidata al flauto e al bandolim, con il clarinetto in contrappunto; chitarra, cavaquinho e chitarra 7 corde assicurano la base armonica, mentre la base ritmica è garantita dal pandeiro che ha la funzione di marcare il tempo, sul quale le altre percussioni ricamano intrecci ritmici e colori. É un vero peccato che i nostri concittadini perdano inspiegabilmente l'occasione di partecipare, fra l'altro gratuitamente, a queste nostre occasioni di incontro con la buona musica. Ci si lamenta che in città manchino le occasioni di intelligenti e qualificati appuntamenti culturali, ma io mi permetto di pensare che, in realtà, tanti nostri concittadini siano ben poco interessati agli eventi culturali, in tutt'altre faccende affaccendati.
Roberto Bernardini Chitarrista e compositore. All’età di 13 anni inizia lo studio della chitarra classica, esplorando contemporaneamente diversi generi musicali. Si avvicina alla musica brasiliana e al jazz, collaborando con diverse formazioni. Approfondisce lo studio dei più rappresentativi autori sudamericani e, in seguito, intraprende lo studio del Flamenco con studi di perfezionamento a Siviglia. Allo stesso tempo incide, con una formazione Jazz, un CD di musiche di sua composizione, dove confluiscono le diverse esperienze musicali precedenti. Lavora con diverse cantanti nell'ambito della musica brasiliana, del jazz e con ballerine di flamenco oltreché approfondire lo studio del tango argentino, della chitarra flamenca e dell'oud (liuto arabo). È consulente musicale e direttore artistico per diverse associazioni. Partecipa ai lavori di diversi artisti nazionali ed internazionali.
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